357 M€ DEL PNRR PER 56 INTERVENTI DI RINATURAZIONE DEL FIUME PO
Resoconto dell’incontro inter-istituzionale organizzato da Legambiente Aironi del Po alle Scalette di Roccabianca domenica 10 luglio 2022
I territori delle Regioni bagnate dal corso del Po, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, sono destinatari di un finanziamento di 357 M€, inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per interventi di “Rinaturazione dell’area del Po”.
Le aree d’intervento sono distribuite dal Piemonte al delta e collegano il fiume agli ambiti perifluviali funzionalmente connessi per una superficie totale superiore ai 20.000 ettari.
Si tratta di misure di portata storica per le dimensioni territoriali del progetto e per le modalità di intervento che, con finanziamenti e tempi certi, superano il tradizionale approccio idraulico e mirano alla ricostruzione di un grande corridoio ecologico.
Le due strutture tecniche sovraregionali, Autorità di Bacino Distrettuale fiume Po (AdB Po) e Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), in accordo con il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) hanno già provveduto ad una serie di adempimenti culminati nel marzo 2022 con la redazione di un Piano d’Azione da parte di AdB Po che, una volta approvato al MiTE, sarà consegnato ad AIPo quale soggetto deputato alla sua attuazione.
Nell’insieme, il Piano d’Azione, prevede 56 aree d’intervento, distribuite dal Piemonte al delta, descritte in altrettante “schede di intervento”, che definiscono i perimetri d’intervento sul fiume e sugli ambiti perifluviali funzionalmente connessi in per una superficie totale superiore ai 20.000 ettari.
Detto che per ambiti perifluviali si intendono gli spazi golenali al cui interno assumono un ruolo chiave le lanche, gli interventi di rinaturazione sono riconducibili alle seguenti tipologie:
1. riqualificazione di lanche e rami abbandonati posti dietro i pennelli;
2. riattivazione e riapertura di lanche e rami abbandonati e apertura di nuovi rami fluviali per uno sviluppo lineare totale di oltre 50 km;
3. riduzione dell’artificialità dell’alveo, in particolare adeguamento (abbassamento) dei pennelli spondali;
4. riforestazione diffusa naturalistica
5. contenimento di specie alloctone invasive
Scarica il resoconto tavola rotonda Roccabianca domenica 10 luglio 2022
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